
ANMIL – Giornata Internazionale della Donna 2019
ANMIL ha presentato il 5 Maggio 2019 uno studio prezioso, dal nome “Faccende Pericolose” riguardante l’evoluzione e le prospettive del mestiere più rischioso del mondo: fare la Casalinga. L’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi sul Lavoro, con grande impegno ed iniziativa ha elaborato dati da fonti Istat, INAIL e dall’Istituto Superiore della Sanità.
Le casalinghe in Italia, sono circa 7 milioni e 338 mila. Fortunatamente in netto calo di circa 518 mila unità rispetto a 10 anni fa. Circa il 41% delle donne dichiarate casalinghe supera l’età anagrafica dei 65 anni, mentre il 20% sono comprese quelle persone da 55-64 anni.
Il Regione Veneto risulta essere sesta nella lista delle casalinghe per regione. In testa abbiamo Campania, Lombardia e Sicilia.
Le casalinghe vivono prevalentemente al sud (circa la metà 45,7%)
Il livello di istruzione delle casalinghe appare nettamente inferiore a quello delle donne occupate diversamente.
Licenza elementare – 39.9%
Media inferiore – 34.6%
Diploma – 22%
Laurea – 3.5%
Parte del discorso del Presidente nazionale ANMIL – Franco Bettoni
Lo sanno bene le oltre 7 milioni di casalinghe presenti in Italia quanto sia faticoso, ma al tempo stesso determinante per l’economia familiare, prendersi cura della casa, della famiglia, dei figli. Eppure, il mestiere più difficile del mondo è anche il meno retribuito, anzi non viene affatto retribuito: se le mamme dovessero battere cassa per tutti i lavori che svolgono all’interno delle mura domestiche dovrebbero percepire uno stipendio doppio rispetto alla media dei lavoratori italiani. Ma, come dicevamo, oltre ad essere il più difficile, quello della casalinga è un lavoro molto pericoloso con tassi di incidenza infortunistica media superiori a quelli delle lavoratrici “normali”.
se le mamme dovessero battere cassa per tutti i lavori che svolgono all’interno della famiglia per la cura della casa e dei figli percepirebbero uno stipendio di 3.045 euro netti al mese, il doppio rispetto alla media dei lavoratori italiani. Tanto è stato valutato il lavoro domestico delle donne se, invece di essere prestato gratuitamente tra le mura di casa, fosse retribuito come a un lavoratore professionista.
Denunce incidenti delle Donne in Veneto
Confronto anni 2017 -2018 – Open data INAIL
Infortuni Totali e infortuni alle Donne.
Territorio | Tipologia | Anno Evento | |
2017 | 2018 | ||
Italia | Totale | 635.433 | 641.261 |
Donne | 228.744 | 228.961 | |
Veneto | Totale | 74.100 | 76.486 |
Donne | 24286 | 24.572 |
Infortuni mortali Totali e infortuni mortali alle Donne.
Territorio | Tipologia | Anno Evento | |
2017 | 2018 | ||
Italia | Totale | 1.029 | 1.133 |
Donne | 102 | 104 | |
Veneto | Totale | 91 | 115 |
Donne | 12 | 15 |
L’assicurazione infortuni delle casalinghe
Con la Legge 493/1999, entrata in vigore il 1° marzo 2001, è stata
istituita l’assicurazione contro gli infortuni in ambito domestico, meglio
conosciuta come “assicurazione casalinghe”. Fino al 31.12.2018, la polizza costava 12,91 euro l’anno e garantiva
alle casalinghe/i una rendita vitalizia per infortuni di grado superiore al
26%.
Il sistema di tutela previsto dall’assicurazione casalinghe è stato
profondamente migliorato dalla recentissima Legge di bilancio
2019 che ha innalzato il limite di età da 65 a 67 anni e abbassato il
grado minimo dal 27 al 16%, prevedendo anche un piccolo indennizzo
una tantum per gli infortuni tra il 6 e il 15%.