

Gentile lettore,
la paura per il covid-19 e per le difficili prospettive economiche legate al lock
down, ha spinto gli italiani a non investire nella liquidità disponibile ma a parcheggiare il proprio patrimonio su conti correnti bancari. Non dimentichiamoci che il conto corrente è uno degli strumenti più esposti all’inflazione, attualmente viviamo in un quadro di deflazione, ma la pandemia, gli interventi della politica fiscale e gli interventi delle banche centrali potrebbero fare rialzare la testa in maniera repentina all’inflazione che comporterebbe la perdita di potere d’acquisto e l’esposizione del nostro capitale all’erosione dei costi.
Le famiglie italiane in questo momento fanno fatica a valutare “costo/opportunità” e preferiscono parcheggiare il proprio patrimonio sul conto corrente. In poche parole, il conto corrente ha senso solo per le esigenze immediate.
Coloro che decidono di collocare tutti i risparmi su un conto corrente perdono l’opportunità di poter costruire e tutelare il proprio patrimonio con prodotti più indicati. Per coprirsi dai rischi, per accantonare ricchezza per la pensione o per il futuro esistono strumenti come i piani di accumulo o investimento a rate (per coloro che mirano ad un traguardo di 10/20 anni) che attualmente sono disponibili con capitali minimi (si può accedere con 50€).
L’investimento visto come mettere da parte un capitale e ottenere il dovuto guadagno, inoltre su possono personalizzare sia a livello familiare sia aziendale. Da tenere sempre in considerazione i conti depositi che sono meno rischiosi e più remunerativi di un conto corrente.
Per informazioni e/o prima consulenza gratuita:
Contatti:
Pier Giorgio Pellegrini: piergiorgio.pellegrini@finanzaeprevidenza.eu / 3703044328
Florian Piazzi: florian.piazzzi1@outlook.it / 3317231950
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